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Brexit e immobiliare: come cambierà il mercato in Italia

Giovedì Brexit23 Giugno la Gran Bretagna votava l’uscita dall’UE. Con il 51,9% dei voti favorevoli al “Leave” la Gran Bretagna saluta l’Europa e si appresta a vivere significativi cambiamenti nella sfera del mercato immobiliare e finanziario.
Il primo degli possibili effetti del Brexit (che sta per “Britain exit”) è lo spoglio di Londra del titolo di capitale europea degli investimenti nel mattone. Questo potrebbe comportare delle conseguenze positive sul mercato immobiliare delle principali città dell’UE.
Secondo l’opinione di alcuni analisti si assisterebbe a un esodo di investimenti dalla City londinese, sede d’importanti società internazionali, verso nuove piazze europee. Infatti, in virtù del nuovo regime fiscale, numerose aziende avranno la necessità di spostare i propri quartier generali. Parigi, Madrid e Milano sarebbero le prime città a coglierne i benefici.
MLS REplat, in tale contesto, si porrebbe come catalizzatore della dinamica di mercato esposta. Grazie al suo sistema di condivisone degli immobili, la piattaforma ideata da Frimm faciliterebbe il lavoro degli operatori immobiliari alle prese con un eventuale aumento delle trattative.
Dunque nuove possibilità per agenti immobiliari, ma non solo. Possibili effetti negativi dell’uscita britannica dall’UE non sono da escludersi. La perdita di valore della sterlina e il conseguente maggiore potere d’acquisto dell’euro condurrebbero gli inglesi a ridimensionare gli investimenti su scala sovranazionale. Alcune mete turistiche italiane potrebbero perdere clientela nell’ambito della compravendita di case vacanza.
Nel bene o nel male, quella presa dagli inglesi, è una decisione irreversibile che porterà profondi cambiamenti ai mercati europei e muterà considerevolmente gli scenari immobiliari dei prossimi anni.

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