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Casa in eredità: come fare per venderla?

A differenza di quello che accade nei film, ricevere una casa in eredità non sempre è una buona notizia. Una casa ereditata può diventare un problema per gli eredi, in termini di costi e di gestione.

Le strade che si possono perseguire sono principalmente due: la vendita o l’affitto. La possibilità di lasciarla disabitata e inutilizzata è da escludersi, perché questo implicherebbe solo esborso di denaro, tra imposte sugli immobili acquisiti per successione e costi di manutenzione, non rappresentando in alcun modo una fonte di reddito.

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AFFITTARE O VENDERE LA TUA CASA IN EREDITÀ?

Anche le altre due strade non sono tuttavia esenti da rischi: se si decide di seguire la strada dell’affitto, il management costante e continuo dell’immobile non è attività da prendere alla leggera, e massima attenzione va posta soprattutto sull’inquilino che ci si mette in casa; la storia immobiliare italiana è ricca di episodi in tal senso, tra affittuari irrispettosi o peggio morosi, mentre i proprietari in ogni caso devono comunque pagare le imposte anche su canoni di locazione non percepiti.

La vendita dell’immobile, invece, potrebbe essere una soluzione più intelligente per non sostenere i costi già citati. Se non si ha intenzione di utilizzarla per noi o per nostri familiari, tanto vale venderla anche il prima possibile, cosicché non perda ulteriormente valore.

Come fare dunque a vendere una casa ereditata? Vediamo quali sono le cose da sapere prima per non incorrere in rischi o inutili perdite di tempo.

QUALI COSE FARE PER VENDERE UNA CASA IN EREDITÀ?

Vendere una casa ereditata è la strada che, liquidando il patrimonio, ti consente di ribaltare l’apparente scomodità della situazione e ottenere introiti che puoi usare per esempio in un altro investimento.

Prima di procedere con la vendita della tua casa ereditata, ci sono tre principali adempimenti da compiere:

  • Bisogna accettare l’eredità: chi eredita un immobile non è automaticamente il proprietario di quel bene se non accetta prima l’eredità. Solo dopo questo passaggio si diventa titolari del bene irrevocabilmente. L’accettazione dell’eredità può avvenire principalmente in due modi. Il primo è l’accettazione in forma espressa e si effettua dinanzi al cancelliere del tribunale o dinanzi al notaio quando si legge il testamento.  Il secondo è in forma tacita che si realizza cioè nel momento in cui si compie un’azione che per sua natura si connota come incompatibile con la volontà di rinunciare all’eredità: la stessa vendita del bene o l’utilizzo del denaro posseduto dal defunto sono – ad esempio – due atti che implicano l’accettazione dell’eredità. In generale si tratta di azioni che al contrario, senza l’accettazione, non potrebbero essere effettuate.
  • Bisogna presentare la dichiarazione di successione entro un anno dal decesso del precedente proprietario. Questo secondo passaggio serve per pagare le imposte di successione che l’erede o gli eredi devono allo Stato. Il calcolo delle imposte di successione dipende da vari fattori, tra cui il grado di parentela e il possesso di altri immobili da parte dell’erede.
  • Bisogna procedere alla trascrizione dell’accettazione dell’eredità nei pubblici registri immobiliari (presso l’Agenzia delle Entrate). Questo ultimo step è fondamentale per poter procedere alla vendita perché deve risultare che il bene che prima era intestato al defunto è ora passato in mano agli eredi. Per questo passaggio occorre il certificato di morte di chi lasciato l’eredità e l’atto di successione. Questa fase può essere effettuata anche al momento del rogito, ma senza questa ricorda che il rogito non può essere definito!
    Questa prassi è necessaria per consentire la continuità delle trascrizioni.

VENDERE UNA CASA IN EREDITÀ: UNA SCELTA CONDIVISA DA TUTTE LE PERSONE COINVOLTE NELLA SUCCESSIONE

Come appena detto, se l’immobile è condiviso con altri eredi, è necessario mettersi d’accordo prima e trovare una linea d’azione comune. I comproprietari del bene devono essere tutti concordi nella scelta di vendere. Non basta il consenso della maggioranza degli eredi, è necessario un accordo fra tutti: anche una sola disapprovazione potrebbe bloccare la vendita della casa.

Per coordinare le parti, potrebbe essere utile un incontro in cui tutte le persone coinvolte – coordinate e coadiuvate da un consulente specializzato nella successione immobiliare – decidono insieme anticipatamente i tempi, il prezzo (clicca qui) e le modalità di vendita.

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