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Decreto Semplificazioni: le novità per il mattone

Semplificare il mercato immobiliare. Sembra una missione (quasi) impossibile ma, tra nuove tecnologie e aggiornamenti legali, anche l’Italia sta lavorando in questa direzione con il Decreto Semplificazioni.

Tra le pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale del 21/06/2022 che interessano direttamente il real estate c’è sicuramente da evidenziare il Decreto Semplificazioni, al cui interno troviamo la proroga dei tempi di consegna della registrazione di atti a termine fisso, ovvero documenti che necessitano di essere registrati entro un tempo prestabilito. L’articolo 14 del Decreto Semplificazioni allunga, infatti, la scadenza per la registrazione di tali atti di ben 10 giorni.

Nello specifico, il Decreto del 21/06/2022 ha visto la modifica degli articoli 13 e 19 del D.P.R. n. 131/1986, con cui si afferma che la registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data dell’atto e non più entro 20 giorni. Questa modifica riguarda atti quali proposte d’acquisto e locazione, compromessi, avveramento condizione e rimessa termini. Sottolineiamo che il termine resta invariato, dunque a 20 giorni, per i contratti di locazione e affitto di beni immobili.

Decreto Semplificazioni: le novità per il mattone

Cosa significa questo per gli agenti immobiliari? Sicuramente più respiro e più tempo per ottemperare agli obblighi inerenti al processo di compravendita immobiliare.

NOVITÀ ANCHE PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO

Inoltre, è stata modificata la validità dell’attestazione per i contratti di locazione a canone concordato. Con l’art. 7 si afferma che tale attestazione può essere fatta valere per tutti i contratti di locazione, stipulati successivamente al suo rilascio, a meno che non subentrino eventuali variazioni delle caratteristiche dell’immobile o dell’Accordo Territoriale del Comune a cui essa si riferisce.

LA RIFORMA SUL CATASTO

Quelli appena elencati sono solo due punti di una Riforma Fiscale che, per fortuna, sta accelerando e che dopo essere rimasta in Commissione alla Camera per circa otto mesi, è finalmente stata approvata in tempi record: solo due giorni. la questione centrale era quella sul catasto che dopo le modifiche concordate nel testo è stata risolta.

Quello che prevede la legge è una ulteriore classificazione degli immobili entro il 2026 volta a far emergere gli immobili fantasma e altre tipologie di irregolarità catastali come si legge anche in questo articolo. Inoltre, sono stati previsti una clausola che impedirebbe che i nuovi dati possano portare a un incremento della pressione fiscale, e un meccanismo che divide in due la rendita catastale: la prima sarà come quella attuale, che servirà per calcolare imposte e IMU – che in questo modo non salirebbe perché resterebbe rapportata alla stessa rendita catastale – e la seconda, che verrà periodicamente aggiornata e terrà conto dei parametri che definiscono i valori di mercato.

Ora si aspetta solo l’approvazione da parte del Senato che potrebbe arrivare a breve, forse prima della pausa d’estate, visto l’accordo di maggioranza su tutti i punti chiave.

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