Nel dettaglio, sono state 98.403 le transazioni chiuse nei primi tre mesi, con il residenziale che ha fatto segnare una crescita del 4,1%, più marcata al Centro (+10,5%) e al Nord (+4,7%), mentre resta negativo il Sud (-1,6%).
Secondo i dati dell’Omi l’aumento delle compravendite ha interessato meno i Comuni non capoluogo (+1,7%) e in misura maggiore i capoluoghi, che segnano un +8,8%, con un picco nei capoluoghi del centro Italia (+17,3%). Nella speciale classifica delle città in cui il residenziale è più avanti nella ripresa c’è Bologna in testa (+29,2%), quindi Genova (+25,3%), Roma (+21,4%), Torino (+10,8%), Firenze (+9,7%) e Milano (+3,4%).
Segno negativo invece per Palermo (-1%) e Napoli (-25,2%). Sul capoluogo campano però, il paragone con il 2013 è falsato dalle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico del Comune.
Quanto agli altri settori, il commerciale come detto fa segnare un +4,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, il settore produttivo si assesta sul -0,8%, mentre il terziario addirittura (che comprende uffici e istituti di credito) sul -10,3%.
. . . . effettivamente aumenta la fiducia di chi pensa di voler acquistare casa o cambiarla! Il mattone o meglio dire un tetto sarà sempre l’unica vera sicurezza e certezza per l’umanità intera.