Ance: cresce la voglia di casa, salgono le domande di mutuo ma va ridotta la pressione fiscale

Ancora una volta l’Associazione nazionale dei costruttori edili si schiera contro il fisco , che vessa gli italiani e la loro riaccesa voglia di “casa”. Nel suo ultimo rapporto “Focus casa”, l’Ance infatti evidenzia come ad aprile 2015 le richieste di mutui alle banche siano aumentate del 72% rispetto all’anno precedente. Ad aumentare, nei primi tre mesi dell’anno in corso, sono state anche le compravendite (+0,8%). Il dilemma, sottolineano i costruttori, riguarda le tasse sugli immobili, cresciute a dismisura dal 2011 al 2014. Per l’Ance la responsabilità ricade sulle tasse sul possesso: nel 2014 il totale del prelievo (Imu, Tasi, Irpef, Ires, Iva e altre imposte su trasferimenti e locazioni) ha reso alle casse dello Stato 42,1 miliardi di euro, cifra in aumento del 9,8% rispetto al 2013. In particolare, il gettito della tassa sul possesso è passato dai 9,8 miliardi di Ici del 2011 a circa 24 miliardi nel 2014 (Imu+Tasi), determinando un aumento della pressione fiscale del 143,5% in soli tre anni. Le tasse sugli immobili hanno quindi contribuito a finanziare il risanamento dei conti pubblici: se nel 2011 le entrate derivanti dall’Ici rappresentavano l’1,3% delle entrate della Pubblica amministrazione, dopo tre anni l’incidenza di Imu e Tasi sul totale delle entrate dello Stato è salita al 3%. La soluzione perseguibile imporrebbe proprio una decisa riduzione della pressione fiscale sulla casa: “Se non riparte l’edilizia, l’economia non riparte e su un bene come la casa serve un segnale forte e non più rinviabile da parte del Governo per cogliere l’occasione positiva che ci presenta lo scenario macroeconomico”, ha sottolineato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti. Quanto agli interventi proposti, l’Ance punta sulla futura local tax, che vede “imposta unica, stabile per almeno 3 anni e destinata ai Comuni per il finanziamento dei servizi, con l’ovvia esclusione dell’invenduto delle imprese edili”; e sull’introduzione di incentivi per favorire la permuta tra abitazioni usate e quelle più efficienti sotto il profilo energetico e alla stabilizzazione nel tempo degli incentivi fiscali per il recupero delle abitazioni e per la riqualificazione degli edifici.

One thought on “Ance: cresce la voglia di casa, salgono le domande di mutuo ma va ridotta la pressione fiscale

Add yours

RispondiAnnulla risposta

Powered by WordPress.com.

Up ↑

Scopri di più da News da FRIMM

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading

Exit mobile version
%%footer%%