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Mini-guida per agenti: aiutare i clienti ad effettuare l’allaccio luce nella nuova casa

Tra le operazioni che potrebbe essere necessario effettuare al momento del trasloco in nuovi locali vi è quella dell’allaccio dei contatori luce al servizio energetico nazionale.

In breve, questa operazione consiste nel notificare alla compagnia fornitrice di energia elettrica la presenza del contatore e richiedere, pertanto, l’erogazione dei servizi presso l’edificio.

Benché si tratti di una procedura relativamente semplice, può succedere di sentirsi spaesati sia di fronte alle parti tecniche che ai vari adempimenti burocratici da effettuare.

Dunque, ecco una breve guida per effettuare l’allaccio luce con tranquillità.

Allaccio, voltura o subentro?

Quando un nuovo cliente si trasferisce in nuovi locali possono verificarsi tre possibilità:

  • i locali erano precedentemente occupati da un inquilino e il contatore risulta ancora intestato a lui. In questo caso, l’operazione da effettuare sarà una voltura;
  • la persona che viveva precedentemente nella casa, al momento di lasciare i locali, ha provveduto a chiudere la propria utenza di energia elettrica. Dunque, il contatore sarà presente, ma disabilitato e bisognerà effettuare il subentro dell’utenza;
  • invece, se la casa è di nuova costruzione e il contatore non è mai stato utilizzato prima, la procedura da eseguire sarà quella relativa all’allaccio.

In quest’ultimo caso, bisognerà informare la compagnia della presenza del contatore e sarà necessario che un tecnico incaricato si rechi nella nuova casa per collegarlo fisicamente al circuito elettrico nazionale.

Come effettuare l’allaccio

Ad occuparsi fisicamente dell’allaccio è il distributore di energia elettrica di zona. Ma il modo più semplice e rapido per farlo è senz’altro quello di contattare il fornitore con il quale si intende sottoscrivere il contratto per la luce. Infatti, sarà quest’ultimo a interfacciarsi direttamente con il distributore della zona. Non si dovrà fare altro che manifestare la propria volontà di aderire ad una delle offerte proposte dalla compagnia e richiedere l’allaccio.

In tale sede, sarà necessario fornire una precisa documentazione.

I documenti per l’allaccio luce

Al fine di rendere le operazioni di allaccio luce rapide e agevoli è bene sapere e avere a portata di mano tutte le informazioni e i documenti che il fornitore richiederà. In particolare, sono necessari:

  • carta d’identità e codice fiscale
  • l’indirizzo completo della casa presso la quale vogliamo attivare il contatore
  • la potenza nominale che vogliamo avere nella nuova casa, cioè il numero massimo di kW utilizzabili prima che la rete vada in sovraccarico. Generalmente, le utenze domestiche hanno una potenza nominale di 3 kW
  • destinazione d’uso, cioè se l’abitazione è una prima o seconda casa
  • contatti di riferimento, tra cui un indirizzo e-mail e il numero di telefono

Tempi e costi dell’allaccio luce

Dopo aver fornito tutti questi dati, il cliente riceverà entro 20 giorni lavorativi un preventivo per l’allacciamento. Se il preventivo verrà accettato, il distributore avrà un massimo di 15 giorni lavorativi per installare il contatore, oppure fino a 60 giorni per interventi più complessi.

Il costo dell’allaccio luce varia a seconda di diversi fattori, ad esempio:

  • la distanza del contatore dalla più vicina struttura di distribuzione di energia elettrica
  • la quota per potenza nominale dichiarata dal cliente

Infine, ci sono anche costi fissi, come gli oneri amministrativi (27,59 €) e quelli di gestione della pratica (stabiliti dal fornitore). In generale, un’operazione di allaccio senza esigenze particolari può costare all’incirca fra 480,00 € e 500,00 €.

Per ulteriori informazioni, ti consigliamo di leggere questa pagina.

Articolo a cura di Papernest, azienda partner di Frimm.

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