La ricetta dei “covered bond” può aiutare l’immobiliare

In diversi Paesi europei il settore e la finanza immobiliare godono di ottima salute: non solo per il minor rischio-paese percepito dagli investitori rispetto a quello italiano, ma almeno per altre tre ragioni.
In primo luogo, in altri stati UE le compagnie di assicurazione stanno finanziando direttamente il settore immobiliare senza incontrare le resistenze che la normativa italiana oppone al loro ingresso.

In secondo luogo, alcune banche europee sono riuscite a sconfiggere il senso di sfiducia verso e tra le banche – che in Italia, di fatto, blocca la provvista sul mercato interbancario – utilizzando strumenti che riducono ai minimi termini sia il “rischio banca”, sia i passaggi tra gli investitori e l’oggetto reale dei loro investimenti.

In Germania le banche, infatti, continuano a utilizzare con successo come provvista per le operazioni di finanziamento immobiliare le Pfandbriefe, il più antico esempio di cartella fondiaria (il meccanismo fu perfezionato nel 1770 nella regione della slesia a seguito di una gravissima crisi determinata dal primo conflitto globale, la guerra dei sette anni).

Anche in Italia, dall’inizio del secolo scorso e sino alla metà degli anni settanta avevamo le nostre Pfdandbriefe: si tratta delle “cartelle fondiarie”…

Tratto da il Sole24 0re

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