Il mercato immobiliare odierno è attualmente alle prese con diverse sfide, tra cui l’inflazione, l’aumento dei tassi e l’incertezza generale dei potenziali acquirenti. Sia gli operatori del settore che i privati stanno monitorando attentamente l’evolversi della situazione. Dopo due anni da record per il settore in cui è stato raggiunto un volume di scambi mai visto negli ultimi quindici anni, nel primo semestre del 2023 – fra strette della Banca Centrale Europea sui tassi e conseguente rincaro dei mutui – sono scese sia la domanda sia l’offerta di immobili e si è assistito a un calo progressivo delle richieste di istruttoria per prestiti immobiliari. Nonostante questa fase di flessione, il rapporto Nomisma 2023 evidenzia anche dei valori positivi: i prezzi di vendita mantengono la loro stabilità, le locazioni continuano a crescere dall’inizio dell’anno e l’accesso ai mutui per le esigenze immobiliari dei giovani under 36 procede senza interruzioni.
FLESSIONE DEL MERCATO: ECCO I NUMERI PIÙ SINTOMATICI CONDIVISI DA NOMISMA
Il diffuso timore degli acquirenti legato all’aumento dei tassi e a una minore capacità d’investimento ha inevitabilmente segnato l’andamento del mercato immobiliare portando a una significativa contrazione della domanda d’acquisto.
Il rapporto dell’Osservatorio Nomisma evidenziacheil numero di compravendite immobiliari a livello nazionale ha iniziato a diminuire nell’ultimo trimestre del 2022. Questa contrazione si è ulteriormente accentuata all’inizio del nuovo anno: nel periodo che va da gennaio a marzo 2023 si sono verificate complessivamente 166.745 transazioni, 15.000 in meno rispetto all’anno passato.
Sulla base di questi numeri Nomisma ha stimato che dopo un 2022 in cui il mercato ha registrato quasi 800mila transazioni, nel 2023 le compravendite scenderanno a quota 687mila, per poi ridursi a 633mila nel 2024 e scendere a quota 624mila nel 2025.
Una stima confermata anche dal Consiglio nazionale dei notai che ha previsto un calo delle compravendite del -10,7% rispetto allo scorso anno, causato in generale dall’attuale incertezza finanziaria e in particolare dall’aumento dei tassi d’interesse. Anche in riferimento a questi ultimi ci sono dei numeri significativi: nel primo semestre 2023 le richieste di istruttoria per mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane sono diminuite del 23,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mentre amarzo 2023 la rata è aumentata mediamente del 28% rispetto ai minimi di metà 2022 (pari a un rincaro della rata mensile di circa 170 euro). L’impatto è oggi ancora più significativo considerando gli ulteriori incrementi dei tassi di maggio (+0,75%) e giugno (+0,25%).
FOCUS SULLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE
Il Consiglio nazionale dei notai ha condotto un’analisi dettagliata delle principali città italiane in riferimento all’attuale situazione del mercato immobiliare. Nonostante un calo generale degli acquisti di case, alcuni centri urbani mostrano dei valori in controtendenza. Torino ha registrato un aumento del 3,26% nelle transazioni immobiliari, seguita da Bologna con un incremento del 2,88%, Palermo con un rialzo del 2,11% e Bari con un modesto aumento dell’1,14%.
Alcuni grandi centri hanno subito una contrazione significativa, tra cui Verona con un calo dell’-1,45%, Roma con una diminuzione del -2,09%, Milano con un decremento del -3,74%, Firenze con una riduzione del -5,28% e Napoli con un eccezionale -14,9%. Ciò che rende queste cifre ancora più rilevanti per chi si occupa di compravendite immobiliari è il fatto che il mercato delle prime case è quello più colpito da queste riduzioni.
PREVISIONI FINE 2023: QUALE STRADA SEGUIRE
In questo momento di mercato gli affitti hanno senza dubbio guadagnato un ruolo di rilievo, registrando una crescita costante fin dall’inizio del 2023: nel corso del primo semestre sono aumentati del 5,4% su scala nazionale. Questa tendenza è pienamente comprensibile considerando la fase economica del Paese che rende difficile l’accesso al credito e, di conseguenza, al mercato delle compravendite. Per questo, sempre dal rapporto di Nomisma, emerge che il 56% delle famiglie italiane vede negli affitti l’unica soluzione praticabile.
Per quanto riguarda le compravendite, il dato positivo sulla base dei numeri raccolti dall’Osservatorio Nomisma 2023 è che non è previsto un calo dei prezzi di vendita nel breve periodo, il che rappresenta una notizia positiva per gli investitori e i venditori. Questa tendenza positiva sembra destinata a durare almeno fino al 2025, offrendo stabilità e opportunità nel settore immobiliare.
Per quanto riguarda il settore dei mutui, i dati forniti dal Consiglio dei Notai mettono in luce una tendenza interessante: la fascia di età degli under 36 ha subito la riduzione minore nell’accesso ai mutui. Questo fenomeno potrebbe essere attribuito in parte alle agevolazioni fiscali in vigore fino alla fine del 2023 come quella per l’acquisto della prima casa. Queste misure hanno indubbiamente incentivato i giovani acquirenti a entrare nel mercato immobiliare, contribuendo a stabilizzare la loro situazione finanziaria. Tuttavia, secondo le proiezioni basate sui dati Nomisma la ripresa relativa all’erogazione dei mutui sembra che si prospetterà solo a partire dal 2025.
CONTROMISURE PER CONTINUARE A FARE BUSINESS
L’analisi condotta sul mercato immobiliare nel 2023 dall’Osservatorio Nomisma e dal Consiglio nazionale dei notai sottolinea che, nonostante le significative sfide economiche legate alla ridotta capacità di reddito delle famiglie e alle crescenti difficoltà nell’ottenere credito, gli italiani mostrano una notevole fiducia nell’investimento immobiliare e continuano a manifestare interesse nell’acquisto di una nuova casa. Secondo Nomismasono circa 3,1 milioni le famiglie intenzionate ad acquistare una casa nei prossimi 12 mesi.
In questo contesto, è fondamentale che gli agenti immobiliari siano dei professionisti esperti e attenti, capaci di offrire consulenze mirate, tenendo conto delle condizioni economiche mutevoli e delle sfide specifiche del mercato. La conoscenza del settore e la capacità di identificare opportunità uniche saranno le chiavi per continuare a fare business. “Oggi i clienti hanno ancora più bisogno di operatori professionalmente validi che li affiancano e li guidano nella gestione delle loro necessità immobiliari”, ha detto Roberto Barbato, presidente di Frimm SpA in una recente intervista negli studi di News dal Gruppo Frimm. “Gli agenti immobiliari, in questo scenario, non agiscono solo come intermediari nella vendita o nell’acquisto di un immobile, ma assumono anche il ruolo di consulenti esperti che aiutano i clienti a prendere decisioni informate e mirate”.
Durante l’intervista oltre a parlare dell’attuale situazione del mercato immobiliare, ha condiviso con gli agenti immobiliari italiani le contromisure necessarie per affrontare l’inflazione che ha colpito anche il mercato del mattone. Questi comportamenti possono aiutare ad affrontare la crescita dei tassi, il ridotto accesso al credito e a mantenere attivo il business di ogni agenzia immobiliare che vuole continuare ad avere successo anche negli anni che verranno.
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