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Fare business immobiliare nel commerciale: come sfruttare la ripresa del retail nelle iconiche “vie dello shopping”

Espandere le attività di agenzia immobiliare oggi significa aprire le porte a opportunità in settori meno saturi rispetto a quello residenziale, come ad esempio il commerciale, ampliando così le prospettive di business.
Passata la sbornia dell’eCommerce, che ha sconvolto i consumi, si è ribadito un concetto molto chiaro: il negozio fisico è centrale e l’ascesa dell’online non riduce l’interesse nei confronti degli store, che vengono percepiti come un luogo di esperienze unico. Tutto ciò, evidentemente, offre nuove opportunità ai professionisti del ramo commerciale.

Fare business immobiliare nel commerciale: come sfruttare la ripresa del retail nelle iconiche “vie dello shopping”

SPAZI COMMERCIALI: ECCO QUALI SONO LE NUOVE TENDENZE

La rinascita del cosiddetto retail real estate è trainata non solo dalla piazza di Milano, che si conferma top destination per gli operatori internazionali e i newcomers in cerca di una meta iconica, ma anche da quella di Roma, Firenze, Venezia e delle città più piccole. Quest’ultime, in particolare, accolgono nuove aperture con format innovativi

Negli ultimi tempi, approdano in Italia importanti brand che arricchiscono il panorama nazionale. Per molti retailers rimane fondamentale la presenza nelle principali piazze, in quanto funzionale al posizionamento e all’immagine del brand, e, più in generale, alla penetrazione nel mercato

Accanto a questo c’è un elemento commerciale, collegato alle nuove dinamiche di consumo. I grandi brand investono negli immobili non soltanto per generare vendite: il negozio è innanzitutto una vetrina, un modo per affermare la brand promise. Infatti, i protagonisti delle High Street sono quasi esclusivamente marchi di “mass market” o del “Luxury”: a prescindere dalla città che visitiamo, i brand che troviamo sono sempre gli stessi. 

Negli ultimi tempi, il concetto di negozio si è trasformato radicalmente: oggi gli store fungono da spazio per eventi speciali e interazioni dirette con i prodotti. I clienti amano toccare, provare e sperimentare i prodotti di persona, ma sempre più spesso scelgono di concludere l’acquisto comodamente da casa, attraverso gli acquisti online. Si ampliano nuovi servizi come il “clicca e ritira”, e questo sta modificando anche alcune technicality del mercato immobiliare. Pertanto, nelle consolidate “vie dello shopping”, comincia a essere difficile trovare spazi liberi, sebbene le aree  si stiano allargando sempre di più. 

CANONI DEL COMMERCIALE NELLE “HIGH STREET”

Gli spazi da affittare nelle vie del centro, sono, comunque, sempre pochi. Ciò in parte è dovuto all’accorpamento e alla riconversione di molti esercizi in unità più ampie. Tuttavia, la composizione complessiva rimane fortemente concentrata nelle superfici inferiori ai 150 metri quadrati (86 %). Dove c’è grande passaggio pedonale i metri quadrati sono merce rara, pertanto ciò contribuisce a far lievitare i prezzi, tutto beneficio dei proprietari dei negozi.  

Per comprendere i valori dei canoni di locazione richiesti per i locali ubicati nelle “High Street” di Milano e Roma è necessario fare una distinzione tra due categorie. La prima è quella legata all’industria del “Luxury”: queste High Street sono per lo più occupate da boutiques di prestigiosi marchi e dalle Grandi Firme dell’alta moda. La clientela d’élite è principalmente internazionale. La seconda è quella cosiddetta del “mass market”, che ruota intorno alla moda casual e vede come principali player i marchi del Fast Fashion, brand sportivi e Department Stores. Si tratta in genere di vie con “footfall” molto elevati, ampi bacini di utenza e un target variegato di clientela. 

Certo, è riduttivo parlare di valori al metro quadrato, a maggior ragione se si tratta di asset speciali, perché molto dipende dalla negoziazione e dalle condizioni del contratto. Ogni asset ha le proprie caratteristiche che variano in base alla destinazione, alle dimensioni dell’unità e anche alla tipologia di proprietario.

FRIMM SI APRE AL COMMERCIALE: STRUMENTI E KNOW HOW SONO A DISPOSIZIONE SOLO DEGLI AGENTI IMMOBILIARI DEL NETWORK

In questo scenario che vede il settore degli immobili a uso commerciale in ripresa e in costante evoluzione, FRIMM S.p.A fa una scelta strategica fondamentale per dotare i propri consulenti immobiliari di quella specializzazione che il mercato chiede a gran voce. Così nasce la sinergia con Pistone Commercial Real Estate, la nuova divisione di FRIMM dedicata al segmento commerciale guidata dal Cav. Alberto Pistone, uno dei massimi esperti di soluzioni strategiche per le imprese e nella ricerca di spazi commerciali. 

Questa vasta competenza nel commerciale ora è a disposizione dei 2.700 agenti immobiliari connessi al network FRIMM, offrendo loro il vantaggio di assorbire questo valore aggiunto e differenziarsi nel competitivo mercato immobiliare italiano.

Tutti gli agenti immobiliari della rete – Academy, FRIMM, REplat e MLS – acquisiscono il know-how essenziale per cogliere le opportunità di business derivanti anche dal settore commerciale attraverso corsi di formazione verticali che l’azienda eroga digitalmente ogni mese (il calendario dei corsi della divisione FRIMM Pistone Commercial Real Estate è all’interno della propria Area Riservata) e nuovi strumenti come le nuove “schede immobile commerciale” che verranno rilasciate ad aprile 2024 in MLS, insieme a tutti gli altri aggiornamenti tecnologici.

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